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Informazioni su questo articolo

  • Peso della confezione: 6,66 libbre
  • Dimensioni imballo: 62,0 L x 13,4 H x 40,6 L (cm)
  • Materiale: plastica
  • Adatto per: martelli rotanti



Descrizione Prodotto

Gli utensili di Bosch

Sfoltirami e tosaerba a batteria

Sfoltirami portatile compatto, ottimo per sagomare cespugli e arbusti. È leggero ed ergonomico, per lavorare con comodità e tagliare senza fatica rami e fili d'erba.

Batteria durevole sempre pronta all’uso e con un'autonomia fino a 50 minuti.

Potente unità motore e sistema anti-blocking, per un taglio efficiente e senza interruzioni.

Motosega a catena

Dal potente motore da 1800 W e velocità della catena da 12 m/s, per un taglio rapido.

Sistema concentrico, per tendere e sostituire la catena rapidamente e senza attrezzi.

Possiede un serbatoio laterale per l’olio dotato di tappo con filo, per un rifornimento agevole, e pesa soli 4,2 kg. È dotata di design ergonomico, per un impiego confortevole ed è ottima per tagliare rami, legna da ardere o ceppi.

Torcia tascabile a batteria

Con questa torcia tascabile hai un'illuminazione ottimale ed efficiente, data dallo sfruttamento dell’energia grazie al LED da 1 W.

Possiede un'elevata autonomia, fino a 700 minuti, per svolgere diversi lavori al buio.

È utilizzabile con batteria POWER FOR ALL da 12 V, costituita da una sola batteria e un solo caricabatteria per l’intero sistema di utensili.

È adatto per lavorare in casa, all’aperto o in angoli poco illuminati, o per attraversare zone buie.

Fresatrice verticale a batteria

Questa fresatrice verticale serve per fresare senza sforzo bordi in legno, incisioni e fregi decorativi.

Il motore senza spazzole fornisce una potenza e una durata notevole, e possiede una struttura compatta e leggera di solo 1,1 kg. Possiede inoltre un adattatore di aspirazione della polvere per un ambiente di lavoro pulito, ed è compatibile col la batteria POWER FOR ALL da 18 V.

La storia di Robert Bosch

Nel 1886 Robert Bosch fondò l'Officina di meccanica di precisione ed elettrotecnica a Stoccarda. Fu solo l'inizio di una lunga storia che avrebbe portato alla nascita della Robert Bosch.

Un viaggio nella storia

Passi globali

La storia di Bosch è fatta di tanti piccoli passi. Il passo verso l'indipendenza, quello nel business automotive, quello nei Paesi al di fuori della Germania e quello nell'industrializzazione.

Dopo le difficoltà iniziali, nel 1895 le cose cominciarono ad andare per il verso giusto. Robert Bosch effettuava tutti lavori di meccanica di precisione ed elettrotecnica che gli capitavano.

Quando le automobili divennero un oggetto d'uso quotidiano, e richiedevano quindi uno standard di sicurezza elevato, Bosch lanciò i prodotti giusti nel 1913 e nel 1914, come "Bosch light", un generatore, un regolatore e una batteria, con l'affidabilità fornita dal motorino d'avviamento.

Però, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale nel 1914, tutti i mercati esteri sparirono da un giorno all'altro. Circa metà degli addetti fu chiamata al servizio militare e le donne presero il loro posto a lavoro. Purtroppo, 453 dipendenti non fecero ritorno dalla guerra.

Due ricostruzioni post-belliche

Al termine della guerra arrendersi non era un'opzione. I vecchi contatti furono ripristinati e si aprirono altri mercati.

Le attività interrotte dalla guerra ripresero a pieno ritmo. La sicurezza su strade divenute molto trafficate fu la spinta per gli sviluppatori Bosch per trovare soluzioni inedite. Fanali per motociclette e biciclette, il clacson, i tergicristalli e l'accensione alimentata a batteria furono aggiunti alla gamma di prodotti fino al 1926. Quando il nazionalsocialismo salì al potere, Bosch dovette affrontare altre sfide.

Nel frattempo, nel 1939, le vendite all'estero dell'azienda crollarono del 9%: la Seconda Guerra Mondiale era alle porte. Alla fine della guerra, Bosch aveva perso le sue sedi internazionali per la seconda volta. Gran parte dei suoi stabilimenti di produzione era in rovina. I due decenni successivi furono dedicati alla ricostruzione.

Le trasformazioni di Bosch

Dagli anni '60 fino alla fine degli anni '80 Bosch subì una trasformazione radicale, diventando un gruppo diversificato con divisioni a gestione autonoma, un'azienda globale e leader nell'elettronica destinata al settore automobilistico e non solo.

Durante questo periodo di boom economico e di piena occupazione, Bosch fece acquisizioni in altri settori e furono migliaia i dipendenti a essere riqualificati per la produzione di componenti elettrici per auto.

A causa della Cortina di Ferro, negli Stati Uniti Bosch dovette aspettare fino al 1983 per ottenere il diritto di utilizzare il proprio marchio. Questo aprì la strada all'azienda per riaffermare il proprio successo. In Asia, Bosch affermò la propria presenza promuovendo merci di alto livello a costi vantaggiosi.

Bosch globalizzata

Da tre decenni, un rapido cambiamento dell'economia ha costretto Bosch ad affacciarsi su altri orizzonti.

La caduta della Cortina di Ferro rappresentò un'altra era per Bosch. Nel 1994 Bosch aveva già delle aziende in 13 Paesi dell'ex blocco orientale, ma continuò ad aprire stabilimenti produttivi in Repubblica Ceca e altri Paesi. La percentuale di vendite al di fuori della Germania passò dal 51% nel 1990 a circa il 72% nel 2000.

Intanto, l'Internet of Things offre opportunità di business. L'azienda si è posta come obiettivo a lungo termine il collegamento di quattro aree: prodotti tradizionali, software, modelli di business basati su Internet e protezione dei dati. Questo vuol dire spaziare dalla guida autonoma alle case intelligenti, fino ai macchinari delle fabbriche connessi.

Tra tutte le cose che Bosch fa, c'è anche quella dedicata al fai-da-te e ai lavori da casa e da giardino. Di conseguenza, si dedica anche alla realizzazione di utensili di tutti i tipi e dimensioni.



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